«Gli agricoltori calabresi subiranno un taglio degli aiuti diretti stimabile tra il 40 e il 50 per cento». Lo ha detto il presidente di Copagri Calabria, Domenico Commisso, commentando la presentazione da parte della Commissione europea della nuova politica agricola comune (Pac) per il periodo 2014/2020.
Secondo Commisso «la mannaia si abbatte sugli agricoltori calabresi, perchè la proposta normativa comunitaria, tra una pletora d’indicazioni, sancisce la scomparsa di quel giusto sostegno che finora è stato dato alle nostre colture tradizionali». Copagri giudica «inaccettabile questa prospettiva e ritenendo che ancora esiste un margine di tempo per correggere la manovra, lancia un appello agli agricoltori affinchè prendano finalmente coscienza dello scippo che si sta consumando a loro danno, al di là di ogni logica politica ed economica». Per questo l’associazione rivolge un invito alle altre organizzazioni agricole per «reagire unitariamente e nel modo più efficace in ogni sede istituzionale, mettendo in atto iniziative valide a scongiurare il provvedimento della Commissione europea».
Secondo l’organizzazione di categoria «la Regione, attraverso l’assessore Michele Trematerra, deve riprendere il ruolo di guida a difesa delle colture agricole tradizionali del nostro territorio, portando avanti gli interessi e le ragioni degli agricoltori, assicurando che la Copragri è pronta per partecipare ad ogni forma di protesta».