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18 aprile 2012
 

Solo il 5,8% possiede l’agibilità. Scuole a rischio nella provincia

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Scritto da: Redazione
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«Belle aule, ampie e luminose, finestre con apertura scorrevole, così come le norme sulla sicurezza vorrebbero in tutte la scuole. Ma così non è». Anna Maria Serratore di Rete scuola Cittadinanzattiva sottolinea l’importanza dell’ampliamento del liceo scientifico “Galilei” eseguito dalla Provincia.
E coglie l’occasione favorevole per sottolineare lì’importanza della sicurezza per le altre scuole non solo cittadine ma dell’intera provincia: «Avremmo piacere che la stessa attenzione si ponesse per altri plessi ancora non messi in sicurezza non solo a Lamezia ma in tutta la provincia, e visto che le nostre indagini si svolgono a 360 gradi su tutto il territorio calabrese. Sistemare le scuole spesso per i nostri amministratori vuol dire imbiancare le pareti e tappare, o peggio ancora nascondere, delle crepe di cui spesso non si approfondisce la natura. Per Cittadinanzattiva mettere in sicurezza vuol dire tutt’altra cosa».
Da qui un appello: «È per il senso di responsabilità che contraddistingue il nostro impegno che invitiamo le amministrazioni provinciali e comunali calabresi a leggere oltre che il nuovo Rapporto sulla sicurezza scolastica di Cittadinanzattiva , anche il Rapporto sulla qualità nella scuola italiana pubblicato da “Tuttoscuola” su dati del ministero dell’ Istruzione nel maggio scorso e dove le nostre scuole continuano ad occupare gli ultimi posti in graduatorie a livello nazionale, in particolare quelle di Catanzaro che per gli indicatori riguardanti la sicurezza: agibilità statica, ed igienico-sanitaria, prevenzioni infortuni, antincendio e abbattimento delle barriere architettoniche, risultano le più insicure d’italia.
Solo il 5,8% degli istituti della provincia catanzarese dispone del certificato d’agibilità e l’8,8% è in regola con le norme sull’abbattimento delle barriere architettoniche. In alcune scuole (di ogni ordine e grado) i servizi igienici per i disabili non ci sono, gli ascensori dove esistono non funzionano e nessuno fa in modo che succeda il contrario.
In tutta la Calabria sono 1.428 le scuole a rischio. A Catanzaro Lido non si riesce ancora a collocare in un istituto, una parte della popolazione scolastica del quartiere Fortuna, per un plesso risultato inagibile e gli alunni sono sballottati da uno stabile ad un altro con chiari disagi delle famiglie. Vibo e la sua provincia (vedi il liceo scientifico di Tropea) non sanno più a chi appellarsi per le gravi situazioni strutturali in cui versano alcuni istituti. Per non parlare della periferia del Reggino.
«Abbiamo più volte sottolineato e ci siamo permessi di suggerire», scrive Anna Maria Serratore, «che dev’essere fatta una programmazione attenta e seria sugli interventi, organizzando una graduatoria delle criticità e dando la priorità alle situazioni più gravi, anche perchè da una nostra graduatoria risultano tante le strutture scolastiche degne d’attenzione; il problema della sicurezza degli edifici scolastici è cronico, è stato più volte definito di emergenza nazionale, ma a molti non piace parlarne. Per questo motivo che abbiamo chiesto il completamento dell’anagrafe scolastica, ma nulla».




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