Lamezia Terme - Tanti bambini, anziani, sportivi e abitudinari, tutti in bici ieri mattina per ricordare gli otto cicloamatori che un anno fa persero la vita sulla Statale 18, in località Marinella, sulla costa di Lamezia Terme. Era il 5 dicembre dell’anno scorso quando morirono su quella strada Rosario Perri, Francesco Stranges, Vinicio Puppin, Giovanni Cannizzaro, Pasquale De Luca, Domenico Palazzo, Fortunato Bernardi e Domenico Strangis (quest’ultimo dopo due mesi di coma), tutti lametini. Sono stati investiti da un’auto in corsa guidata da un giovane, Chafik El Ketani. Nel suo sangue tracce di droga. Il ragazzo è stato condannato a 8 anni per omicidio colposo plurimo.
Per ricordare le vittime di quella strage ieri c’è stata una pedalata molto partecipata, oggi alle 9.30 una commemorazione sul luogo della strage, e alle 18.30 messa in Cattedrale. La federciclismo ha indetto una settimana di lutto: un minuto di silenzio prima d’ogni gara, agonistica e amatoriale, ed un nastrino nero sotto le selle delle bici.
La manifestazione di ieri è stata organizzata dal Comune lametino che ha donato 50 caschetti ai bambini per ricordare quanto sia importante la sicurezza sulle strade, e dal Ciclo Club Lamezia, lo stesso a cui erano iscritte le vittime.
«È stata una giornata triste per i familiari e tutta la città, ma è servita anche per ricordare a tutti quanta attenzione ci debba essere per chiunque sia sulla strada, con qualsiasi mezzo», ha detto il sindaco lametino Gianni Speranza, anche lui bici e caschetto nel giro commemorativo in città.
«Ad un anno di distanza da quell’assurdo incidente», dichiara Domenico Bulzomì, presidente di Federciclismo Calabria, «s’è mosso poco in favore di chi vorrebbe regalarsi il piacere di vivere questo sport in tranquillità e praticarlo in modo sicuro. Lo sport è vita. E tutti i calabresi hanno diritto di poter farlo nelle migliori condizioni. Le amministrazioni pubbliche della nostra regione», sottolinea Bulzomì, «dovrebbero fare di più per tutti i cittadini, e sono tanti che amano lo sport con i benefici che ne derivano». (v.l.)