Franco Mancuso confermato segretario dall’assemblea cittadina di Fli nel primo congresso ieri sera a Sant’Eufemia. Eletto con i voti dell’intera assemblea che ha riconosciuto l’impegno di Mancuso nel corso della sua esperienza non solo all’interno del partito di Fini.
È stato anche costituito il coordinamento cittadino in cui Manuelita Jachetta ha il ruolo di vicecoordinatrice e Giovanni Ferrara di responsabile organizzativo dei circoli. Che sono undici, un numero rispettabile che rappresenta l’intero territorio urbano con la partecipazione di tanti giovani.
L’assemblea che ha eletto Mancuso è stata aperta dal presidente dei probiviri provinciale Eugenio Palmieri che ha poi ceduto la presidenza a Pasquale Ruberto, presidente del circolo di Gizzeria, designato a presiedere il congresso insieme ai due scrutatori, Andrea Valentino del circolo di Capizzaglie e Francesco Perino di Lamezia Verde.
Al congresso sono intervenuti il consigliere comunale Mario Benincasa di Mpa, Giancarlo Nicotera segretario cittadino e Massimo Sdanganelli presidente dell’Udc, Gianni Arena dell’Api, Massimiliano Giglio presidente del sodalizio “Dirittocraziapopolare”, il candidato a sindaco Fli di Catanzaro Luigi Ciambrone e il vicecoordinatore regionale Francesco Grandinetti leader da sempre, prima del movimento Lameziaprovinciaenonsolo e ora di Fli.
Tanti i partecipanti, ma soprattutto giovani e donne. Il segretario uscente Franco Mancuso ha tracciato un bilancio del suo lavoro partendo però dall’esperienza del movimernto Lpn da cui proviene la maggior parte dei dirigenti e degli iscritti. Anche se, come sottolineato dallo stesso Mancuso e confermato dal consigliere Grandinetti, gli iscritti continuano a crescere e non solo in città.
«La nostra avventura politica», ha esordito Mancuso rieletto all’unanimità, «è iniziata con la prima candidatura a sindaco dell’ingegnere Grandinetti, un’avventura che ci ha portato fino a questo congresso. Da allora abbiamo fatto ben tre campagne elettorali, quella comunale del 2005, la provinciale del 2008 e l’ultima tornata amministrativa dell’anno scorso. Nel 2006 siamo stati chiamati, a furor di popolo, dal sindaco Speranza a far parte del governo della città col sottoscritto, e per volere del nostro leader di sempre».
«Nel 2007, all’indomani dell’accorpamento delle Asl», ha sottolineato Mancuso, «nel nostro movimento ha fatto ingresso il comitato “Difendiamo il Lametino”. In questi anni», ha aggiunto il segretario, «come movimento abbiamo condotto numerose battaglie nell’esclusivo interesse della città. Ne ricordo solo alcune tra le più significative: la battaglia per l’elevazione di Lamezia a Provincia (ben quindici comuni di quella che avrebbe potuto essere la nuova istituzione deliberarono a favore); la battaglia contro l’accorpamento delle Asl (manifestazione, occupazione dei binari, occupazione della sede); la battaglia per la difesa della discarica di contrada Stretto; la battaglia per lo sgombero di Scordovillo e per la sistemazione altrove dei rom; la battaglia per la soluzione dell’abusivismo, quella per la variante alle norme tecniche del Piano regolatore».
Ancora Mancuso: «Il nostro movimento negli ultimi sette anni è stata la vera ed unica novità politica di questa città. Siamo stati talmente innovativi che, come succede spesso a chi è portatore di innovazioni rivoluzionarie, siamo stati etichettati come visionari, folli, illusi e megalomani. Ma quali erano queste grandi idee rivoluzionarie? Eccole: la metropolitana di superficie, il Medipark, l’area turistica sulla fascia a mare dell’area industriale, l’università nel centro storico, il lungomare, le terme diffuse, i grattacieli nell’area Api, il porto turistico e la grande Fiera del Mediterraneo. Ora questi progetti sono diventati patrimonio dei politici di turno».
A parlare del futuro di Fli è stato Grandinetti, che ha invitato i rappresentanti del Terzo Polo ad un incontro nei primi di gennaio per verificare metodi, tempi e strategie per la costituzione del gruppo del Terzo polo in consiglio comunale. Una forza che potrebbe contare su 10 consiglieri: Grandinetti di Fli, 3 di Mpa; 4 Udc e 2 di Api. Insomma un nuovo anno con nuovi scenari politici in città e con cambiamenti all’interno del consiglio, Partito democratico permettendo che spinge per rivedere gli accordi di maggioranza e di riaprire il programma per definire meglio i punti essenziali e le priorità».
Soddisfatto Mancuso per la sua rielezione, ma anche Grandinetti che s’è complimentato con i dirigenti espressi dal congresso, dicendosi fiducioso su un brillante avvenire non solo per Futuro e libertà per l’Italia, ma anche per il Terzo Polo che, secondo lo stesso Grandinetti, deve costituirsi come unico gruppo in consiglio comunale negli interessi della città e dei lametini.
GAZZETTADELSUD