Premessa: Tutti quelli che hanno voglia di replicare, o mandare le loro osservazioni e/ o segnalazioni possono scrivere alla mail [email protected].
Volgono al termine queste vacanze di Natale e con esse le iniziative comunali per le festività. È normale dare un giudizio dopo e non prima, anche se già dalla pubblicazione del bando era facilmente intuibile che si puntava più sulla quantità, sul fare qualcosa piuttosto che niente, a scapito della qualità. C’è la crisi ed a maggior ragione i pochi soldi a disposizione ( anche se son stati spesi oltre 200.000 euro) andrebbero “sfruttati “al massimo e non dispersi a pioggia. Un bando che era cucito su misura su alcune attività di determinate associazioni ed il risultato è stato che il bando è stato vinto da quelle associazioni, mentre la partecipazione (al bando) è stata limitata visto anche il ritardo con cui è stato emanato
Parliamo, ad esempio, del mercatino di natale e delle luci.
9.930 euro Mercatino di Natale, un flop che poteva finire in tragedia. Assumersi le responsabilità e agire di conseguenza
Diciamolo subito, è stato un fallimento su tutta la linea e l’assessore che li ha promossi dovrebbe assumersi la responsabilità e prendere la decisione conseguente. Dapprima i cittadini avevano compreso che il mercatino di Natale era lo spostamento del mercatino del mercoledì su corso Nicotera. Pioggia di proteste da chiunque, commercianti, cittadini, ambulanti stessi. Poi la precisazione “quello era lo street market” e viste le critiche è stato di fatto annullato. Il vero mercatino di natale era quello in preparazione sull’isola pedonale, con tanto di rassicurazioni dell’assessore Giusy Crimi che rispondeva alle denuncia dell’assenza del mercatino di Natale per quest’anno fatta da Francesco Grandinetti portavoce dell’istanza delle associazioni che da anni realizzavano il mercatino. Risultato? Stand vuoti, o semi vuoti, con oggettistica natalizia in gran parte assente. Stand che la mattina del 26, ad esempio, giorno festivo risultavano chiusi cosicché il mercatino è stato realizzato dagli extracomunitari con le loro bancarelle provvisorie. Altro esempio, c’è il concerto di Palma a pochi metri dal mercatino, logica vorrebbe che i commercianti e le associazioni ne dovevano approfittare della prevedibile folla che avrebbe assistito allo spettacolo musicale. Ed invece gli stand erano vuoti! Lodevole l’impegno di quelle associazioni che hanno tentato di mantenerlo vivo, ma le lacune organizzative a monte hanno reso vano il loro tentativo.La pezza riparatrice, poi, che si è cercato di mettere non ha funzionato: ri-animare i mercatini con i Calabruzi (2.500 euro). E non solo. La tempesta che si è verificata la notte della Befana ha fatto volare i gazebo che hanno provocato danni all’arredo urbano dell’isola pedonale. Il fortissimo vento (non si parli di tromba d’aria che i metereologi si metterebbero a ridere) era stato anticipato dalle previsioni del tempo. In secondo luogo se i gazebo fossero stati utilizzati giornalmente e la sera chiusi e controllati gli attacchi, il vento non poteva entrare dentro e far diventare i gazebo delle vele volate via. È stata una fortuna che non si è fatto male nessuno. E se ci scappava il morto? Tutti a chiedere conto.Visto, però, che non è successo nulla, meglio tacere e far passare la cosa in silenzio. No, qualcuno se ne assuma la responsabilità.
60.081,05 Luci Natalizie
Un bando calato dall’alto, non partecipato nella sua elaborazione, all’ultimo minuto, ha prodotto la partecipazione di pochi soggetti che nel poco tempo a disposizione hanno prodotto quello che tutti i cittadini di Lamezia hanno visto. L’idea è stata una brutta copia delle luci d’autore di Torino e di Salerno. Nel vederle la prima sensazione era quella di tristezza, seguita da una valutazione di mediocrità e approssimazione. Gabbie che non proiettavano alcunché, teli di quadri appesi come panni stesi, isolati tubi di luci disperse nella fontana. La maggior parte concentrate in una unica ristretta area della città. Sulla carta i progetti erano molto belli, nella realtà qualcosa non ha funzionato. Quella che conta, però, e quello che hanno visto i cittadini lametini e spiace per gli ideatori che non hanno visto realizzato quanto ideato.
3.630 euro Lanterna magica
Per chi non lo sapesse era il palco davanti la Bnl. Carino, certo, ma buttato lì.
Sulla carta il progettista ( Gennaro Di Cello –Arci) descriveva le sue tre funzioni: -Lampada luminosa e sonora, Caleidoscopio di immagini e suoni, luogo di eventi e manifestazioni.(nella foto come doveva essere in teoria. Provate a confrontarlo con quanto avete visto a Lamezia)
Il palco è stato di intralcio ad altre iniziative, non è stato utilizzato per fare manifestazioni ( causa anche la pioggia, ma si sa dicembre non è ferragosto!) ed anche le immagini ed i suoni son rimasti una illusione.
Totale 73.641,05 euro, soldi pubblici mal spesi sono o no un danno economico, soprattutto in tempo di crisi?
Sempre…Dal mio punto di vista