Tutti compatti contro il governo. Appuntamento il prossimo 23 gennaio a Lamezia per un’assemblea aperta dei cinque Consigli Provinciali calabresi. Sarà in quell’assise, infatti, che sarà discusso il ruolo delle Province e si cercherà di contrastarne l’abolizione.
Ieri i presidenti dei cinque consigli provinciali si sono riuniti a Reggio (mancava solo Benedetto Proto da Crotone) su iniziativa del reggino Eroi.
L’obiettivo è quello di valorizzare al massimo il ruolo delle Province per far comprendere ai cittadini e al Governo l’importanza di un Ente, che è l’ideale raccordo tra le attività dei Comuni e il ruolo di coordinamento regionale. «Non si tratta di una difesa del ruolo della casta, non siamo qui per difendere lo status quo ma solo per dare impulso alla democrazia», ha affermato il presidente Giuseppe Raffa.
E a giro tutti i presenti hanno ribadito che «l’abolizione delle Province sarebbe un costo per i cittadini e non un risparmio. L’ha dimostrato lo stesso Monti con uno studio della Bocconi. E non è vero che l’Europa ci impone il taglio delle Province. L’obiettivo dev’essere quello della riduzione dei costi della politica, che però si può ottenere attraverso la riqualificazione di altri capitoli di spesa».
«Vogliamo realizzare – ha spiegato Eroi – una grande operazione verità per smascherare il tentativo demagogico di fare delle Province la causa di tutti gli sprechi della politica». Con il taglio delle Province, a parere dei presidente, si bloccherebbero 5 miliardi di investimenti e sarebbero a rischio 60.000 dipendenti provinciali, che non potrebbero trovare spazio negli organici di Comuni e Regioni che sono saturi. Il taglio delle Province, dunque, sarebbe una sorta di iattura che rappresenterebbe un passo indietro anche nell’opera di sburocratizzare lo Stato.
«Siamo tutti giovani e non avremmo problemi a trovare altre collocazioni istituzionali – dichiarano Eroi, Ruberto, Verrengia e Greco – quindi la nostra non è un’autodifesa ma una difesa della funzione democratica». Dello stesso parere anche l’on. Nino Foti, che si è schierato a fianco delle Province anche in Parlmanente: «Un conto è attaccare i singoli politici, altro è attaccare le istituzioni e la democrazia. Con questo calo di fiducia e di legittimità si fa avanti un enorme rischio in termini di tenuta democratica».
Le province calabresi sono unite contro l’abolizione delle loro funzioni vogliono riaffermare in pieno il loro ruolo. E per farlo chiedono a gran voce al governatore Scopelliti di essere al loro fianco e di proporre anch’egli, così come hanno già fatto i leghisti Cota e Zaia, ricorso alla Consulta contro lo svuotamento delle funzioni delle province.