La prima uscita pubblica di Gianni Gallo, Anna Maione, Pina Abramo ed Enzo Cittadino, avvenuta ieri nel salone di Palazzo Maddamme, è stata l’occasione per una riflessione a caldo in merito all’incarico amministrativo e per una loro presentazione alla città.
Funzionario dell’Inps, sposato e padre di tre figli, Gianni Gallo, esponente della lista civica Sinistra per Lamezia, non può certo annoverarsi tra le new entry avendo fatto parte dell’esecutivo municipale nella precedente consiliatura.
«Nella passata amministrazione», ha ricordato l’assessore, «si era fatto molto». Dopodichè «c’è stata un’interruzione dovuta ad una serie di incomprensioni sia con il sindaco che all’interno della nostra lista». In particolare, Gallo ha evidenziato dei «malumori con il consigliere Carlo Aiello che non ha voluto mai confrontarsi con la lista stessa». «Questo nostro impegno avvicinerà i cittadini alla politica», ha detto Anna Maione, laureata in giurisprudenza, insegnante di sostegno, coniugata e madre di tre figli. In merito all’esperienza assessorile ha dichiarato che si tratta di «un incarico nuovo nelle modalità ma non per quanto riguarda l’impegno a favore della collettività».
La Maione, infatti, è stata in prima linea a fianco del mondo dell’associazionismo locale. Tra le ultime mansioni ricoperte quella di magister del Masci cittadino.
L’altra rappresentante dell’universo femminile in questa nuova tranche di nomine, effettuate da Gianni Speranza, è Pina Abramo. Direttore amministrativo del Tribunale lametino, laurea in giurisprudenza, sposata e madre di due figli, alla sua prima esperienza politica, ha parlato di «una sfida difficile ma affascinante, e da questo punto di vista non ci ho pensato due volte ad accettare la proposta del sindaco ed a mettermi in gioco».
Ha destato invece qualche perplessità di natura esclusivamente politica la nomina di Enzo Cittadino, perito industriale, sposato e padre di due figli, ex dirigente in diverse aziende private. Cittadino risulta attualmente essere iscritto al Pd, partito che ha deciso in questa determinata fase amministrativa di non far parte della giunta comunale ritirando gli assessori Franco Amendola e Pietro De Sensi. Una posizione evidentemente non condivisa che rischia di comportare anche dei provvedimenti disciplinari come, ad esempio, l’espulsione dal partito.
Ma sul punto il diretto interessato ha ostentato sicurezza: «Penso di no perché partecipo a questa giunta in qualità di tecnico e per le mie competenze acquisite in anni di lavoro. Non sono un funzionario di partito o un esponente politico, sono semplicemente un iscritto. Credo quindi di non avere problemi né di crearli».
Tornando all’assetto amministrativo occorre sottolineare che il sindaco ha provveduto ad una parziale rimodulazione delle deleghe assessorili, ancora non formalizzate.
Rosario Piccioni, oltre a politiche giovanili e sport amministrati finora, si occuperà anche di lavori pubblici. Cederà invece la delega alle politiche sociali ad Anna Maione. Gianni Gallo avrà la titolarità sul personale ed il patrimonio.
Affari legali e pari opportunità saranno di competenza di Pina Abramo mentre Enzo Cittadino si cimenterà con l’Ambiente.
Confermati, infine, anche con le deleghe finora ricoperte, gli assessori Aldo Ferrise (bilancio e finanze), Giusi Crimi (attività produttive e istruzione) e Francesco Cicione che manterrà il ruolo di vicesindaco e continuerà ad occuparsi di politiche del territorio e programmazione. Allo stesso Cicione resta la delega alla cultura che era stata del dimissionario Tano Grasso.
Giuseppe Perri