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Festa per la fine del Ramadan oggi nel parco di Capizzaglie |
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Lamezia Terme - Festa per la fine del Ramadan, stasera a partire dalle 19 al parco giochi Lilliput in via dei Tigli a Capizzaglie. L'iniziativa a cui � invitata tutta la cittadinanza � stata organizzata dalla Comunit� Progetto Sud di Giacomo Panizza, a collaborare anche gli operatori del progetto Sprar che si occupa dell'accoglienza e dell'integrazione degli immigrati rifugiati e richiedenti asilo. In particolare per i minori stranieri la Progetto Sud ha avviato ufficialmente un nuovo servizio la cui sede � all'interno dello stabile di Via dei Bizantini, struttura confiscata ai clan locali ed assegnata alla comunit� per scopo sociale. "Comunit� per minori stranieri non accompagnati", questo il nome del servizio che nella grande casa di Capizzaglie va cos� ad ampliare gli spazi di legalit� e solidariet� che il prete bresciano ha creato in oltre trent'anni di attivit� radicata sul territorio.
La creazione del nuovo punto di riferimento per l'inclusione sociale degli stranieri, in questo caso dei bambini, si � resa necessaria per la grave crisi che sta investendo il bacino del Mediterraneo. Da mesi la Calabria insieme ad altre regioni del Sud Italia � la terra d'approdo per migliaia di disperati in fuga dai loro Paesi in guerra.
Un vero e proprio esodo biblico per cui i bambini pagano quotidianamente un prezzo altissimo. Il servizio, autorizzato dal governo centrale, ha incontrato la piena disponibilit� dell'amministrazione comunale, della Regione e dell'Asp di Catanzaro. "I minori stranieri non accompagnati che si trovano in Italia privi dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili della loro assistenza o rappresentanza, anche se entrati clandestinamente in Italia, sono 'inespellibili' e sono titolari di tutti i diritti garantiti dalla convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 1989". Un concetto fondamentale che don Panizza tiene a ribadire insistendo sul fatto che "in tutte le decisioni riguardanti i minori, deve essere tenuto prioritariamente in conto il superiore interesse del bambino".
Il presidente della Comunit� Progetto Sud tiene a sottolineare: �Crediamo che accogliere "l'altro" significhi riconoscere prima di tutto pari dignit� ad ogni uomo e donna, ad ogni bambino e ad ogni storia di vita, nessuno escluso. Pensiamo � aggiunge - che ogni persona sia portatrice di esperienze e di identit� culturali. Riconoscendo l'originalit� e l'unicit� delle esperienze � possibile tessere scambi per ricostruire un cammino comune basato sui valori che stanno alla base dei diritti umani riconosciuti dall'Onu e dalla nostra Costituzione�. Don Panizza evidenzia inoltre che �bisogna pensare anche alla persona migrante come risorsa umana, produttiva e culturale�. |
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Allegati: Nessun allegato presente |
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Autore: Gazzettadelsud.it | |
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