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Bloccata Lamezia Centrale
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Lamezia Terme - "Lotta dura senza paura". Lo slogan proletario degli anni Settanta � tornato ieri tra i binari di Lamezia Centrale. Con le bandiere rosse e un'aria di movimentismo che riporta indietro di qualche decennio.
Alla manifestazione di sciopero erano in pochi, meno di un centinaio, ma aiutati da tamburi di latta, fischietti e bambini che ancora non vanno a scuola, s'� fatto un grosso baccano. Il popolo rosso s'� fatto sentire nella giornata di sciopero generale indetta dall'Usb, sindacato autonomo di base che tiene molto a prendere le distanze dalla Cgil, ma soprattutto da Cisl e Uil.
L'ala pi� a sinistra del sindacato ha concentrato i suoi in Piazza Italia intorno alle 10. Sant'Eufemia s'� tinta di rosso mentre il governo varava un'altra manovra. E nel volantino del Partito Comunista dei Lavoratori si trovano parole da tempo messe in archivio come "compagno", "padroni", "mobilitazione", "resistenza sociale", "lavoratori al potere" e "alternativa rivoluzionaria".
�Oggi siamo qui in pochi perch� stiamo seguendo una vertenza aperta con le Ferrovie della Calabria, molti di noi sono a Cosenza perch� stanno smantellando un'azienda�, dice Antonio Fragiacomo, responsabile regionale dell'Usb, il sindacato che ha organizzato la manifestazione.
Il corteo s'� mosso da Piazza Italia poco prima delle 11, pochi metri per arrivare davanti alla stazione ferroviaria di Sant'Eufemia, e invece di proseguire il cammino i manifestanti si sono ficcati dentro. In due minuti i primi due binari di Lamezia Centrale sono stati occupati da bandiere svolazzanti.
Un anziano col megafono parlava delle �rovine del governo Berlusconi� mentre gli agenti della Polfer si sono messi in allarme. Dieci minuti di protesta, poi s'� sparsa la voce che stava salendo a Roma un Intercity con dentro un malato che nel pomeriggio sarebbe andato sotto i ferri dei chirurghi. I manifestanti si sono fatti da parte, ma appena il treno � passato sono tornati sui binari.
La protesta stava prendendo una piega pi� pesante, avrebbe potuto mandare in tilt il traffico ferroviario Sud-Nord. Alle 11.30 sono arrivati il commissario della polizia di Stato Antonio Borelli e la sua vice Lucia Cundari, con una squadra di celerini in tenuta antisommossa. Subito dopo il tenente Michelangelo Lo Buono al comando dei carabinieri. Verso mezzogiorno nella stazione c'erano pi� forze dell'ordine che manifestanti.
Qualcuno ha pure tentato di bloccare l'Eurostar delle 11.52 da Roma diretto a Reggio, ma non c'era confronto tra quanti avevano le bandiere rosse in mano e chi invece le divise.
�Avevamo gi� deciso di scioperare da diverso tempo�, ha spiegato Fragiacomo, �ma quando abbiamo saputo della giornata indetta dalla Cgil l'abbiamo condivisa, in tutta autonomia. Questo per� � soltanto l'inizio, ci saranno tante altre manifestazioni perch� il governo continua a tartassarci, in pochi mesi ha fatto tre manovre finanziarie�. Per il responsabile dell'Usb calabrese �l'Italia � commissariata dall'Unione europea, c'� un attacco diretto ai dipendenti pubblici, e le famiglie non arrivano alla seconda settimana del mese perch� ci sono troppi lavoratori in mobilit�.
�I diritti dei lavoratori non esistono pi� da tempo�, ha rincarato la dose Giovanni Carioti, che guida i precari calabresi dell'Usb, �col precariato non riusciamo a fare nulla, e in tanti arrivano all'et� giusta senza pensione. Ormai ci stanno trasformando in fantasmi�.
Il sindacato aspetta la convocazione a Palazzo Campanella, che era stato preso d'assalto per cinque giorni nello scorso luglio. In caso di ritardi un altro sciopero � pronto a partire. Da subito.
 
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Autore: Gazzettadelsud.it | Vinicio Leonetti |Archivio Notizie dalla Citt�
 
 
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