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Guardie mediche da rimodulare |
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FALERNA - Su iniziativa del sindaco di Motta Santa Lucia Amedeo Colacino, nella sala polifunzionale comunale si � tenuto un incontro con il commissario dell'Asp di Catanzaro Gerardo Mancuso che ha illustrato le ipotesi di riorganizzazione delle guardie mediche in provincia di Catanzaro. Un incontro �costruttivo�, dice Colacino, a cui hanno preso parte, oltre a tanti sindaci dell'entroterra, il presidente della Comunit� montana, Renato Mascaro, rappresentanti del Sindacato autonomo medici italiani (Snami) e di categoria. Molto atteso naturalmente l'intervento del commissario dell'Asp Mancuso ha garantito che nessuna scelta verr� adottata senza informare prima il territorio, sottolineando, tuttavia, che ogni decisione non solo terr� conto dell'aspetto economico, ma guarder� anche al miglioramento delle prestazioni assistenziali territoriali.
�L'idea di Mancuso � spiega Colacino � � quella di creare delle postazioni intercomunali, strutturate come un pronto soccorso territoriale, dove verranno attivate la telemedicina di cardiologia, la teleradiologia e un'ambulanza�. Si dovrebbe istituire pure un numero telefonico breve per consultazioni mediche. Questo, a fronte della prevista chiusura di 13 delle 60 postazioni di guardia medica nella provincia di Catanzaro. Un problema da affrontare, per Colacino, tenendo conto doverosamente della viabilit� interna e della distanza dagli ospedali pi� vicini. E poi c'� da considerare, sempre per Colacino, che �la spesa sanitaria per guardie mediche incide sul bilancio regionale con una percentuale inferiore all'1%; bisogna puntare alla formazione dei medici delle postazioni di continuit� assistenziale. Perch� � da circa un decennio che non si organizza un corso per questi professionisti�. La loro � una presenza importante sul territorio. Dalla quale pu� dipendere la vita di una persona. �Mi � capitato di ascoltare il racconto di esperienze di operatori delle guardie mediche � ha detto Colacino � da cui emerge che a ognuno di loro � capitato di salvare una vita umana. Ora, se si considera che il costo di una postazione di guardia medica si aggira intorno a 170 mila euro anche salvando una sola vita durante 365 giorni � una spesa giustificata per il gran valore della vita umana�.
Il dibattito sul ridimensionamento delle guardie mediche ha visto anche gli interventi degli altri amministratori locali presenti e della rappresentanza sindacale. Si � parlato pure dei progetti che interessano il presidio ospedaliero di Soveria Mannelli. �Abbiamo un'ipotesi di progetto, che naturalmente potr� essere rimodulata � ha spiegato Mancuso � che prevede la rimodulazione di 13 postazioni, invece delle 25-30 che faranno i commissari ministeriali tra tre mesi se non mettiamo noi mano subito alla riorganizzazione sanitaria territoriale. Una rimodulazione che si rende necessaria, non tanto dal punto di vista economico quanto dell'efficienza: noi non chiudiamo postazioni per risparmiare, anzi avremo maggiori costi, ma solo perch� cos� i servizi non funzionano, sono fittizi, perch� le postazioni sono male organizzate. La novit� pi� importante di questa ipotesi di progetto � ha annunciato il commissario � � l'introduzione del pronto soccorso territoriale, dove i medici potranno fare delle diagnosi, attraverso l'istituzione della telemedicina di cardiologia e dove si potranno effettuare degli esami ematochimici. Tutto questo grazie al grosso investimento informatico: siamo l'Azienda sanitaria che ha investito di pi� in informatica di tutta Italia. I punti di pronto soccorso, che saranno 16 in tutta la provincia, avranno dei satelliti, che saranno le guardie mediche poste a pochi chilometri di distanza, e un'ambulanza a disposizione che permetter� il trasporto in ospedale dei pazienti che pi� gravi. Vogliamo creare un sistema di centro e raggio in ogni zona � ha aggiunto il commissario � che consenta di dare risposte sanitarie vere, non false come succede oggi, dato che le guardie mediche assolvono una funzione che � in buona parte una funzione di assistenza infermieristica, cio� misurazione della pressione o consulto psicologico. Quando i medici di guardia si trovano infatti di fronte a situazioni serie, come un infarto miocardio, mandano i pazienti, giustamente, in ospedale. Questo perch� il sistema e l'organizzazione delle guardie mediche non funziona, cos� come mancano anche le attrezzature�.
�Quello che noi dobbiamo fare � ha sottolineato Mancuso � � dare dei servizi all'utenza, e cio� dare al cittadino la convinzione che quando si reca in quella postazione ottiene una prestazione di primo livello. Questa riorganizzazione non sar� a costo zero, per� � necessaria perch� il sistema non funziona, dato che non eroga servizi di base n� di qualit�. Sono convinto che queste riunioni siano utili per fare dei correttivi. Ho annotato alcune proposte dei sindaci, anche se i criteri con cui sono state individuate le soppressioni delle guardie mediche sono ineccepibili, come l'indice di natalit�, di anzianit�, della popolazione residente, della difficolt� orografica. Il Piano di rientro � ha aggiunto Mancuso � � una legge che obbliga, e per questo siamo in regime straordinario, a scelte che possono essere anche difficili, ma che sono necessarie. Anche perch� c'� un problema economico alla base di tutto, che ha dimensioni catastrofiche. E i Comuni sono quelli che dovranno pagare il debito maggiore se la sanit� non dovesse essere corretta sotto il profilo finanziario, perch� aumenteranno le tasse, cos� come � gi� aumentata la benzina�. |
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Fonte: gazzettadelsud.it | |
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