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Torna in carcere Agostino Talarico
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FEROLETO ANTICO - Ritorna in cella Agostino Talarico, 58 anni, residente nella frazione Scalo per estinguere un residuo di pena di 2 anni e 2 mesi di reclusione per fatti risalenti al 2002. L'uomo � stato arrestato ieri mattina dai carabinieri della locale Stazione guidata dal luogotenente Carmelo Carchidi in esecuzione di un'ordinanza disposta dalla corte d'appello di Catanzaro.
Talarico � stato rinchiuso nel carcere di di Lamezia Terme dove finir� di scontare il resto di una condanna a 4 anni emessa nel 2004 nel processo d'appello per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione di una pistola.
In primo grado Talarico era stato condannato a 6 anni di reclusione e 300 euro di multa, interdetto dai pubblici uffici e legalmente interdetto per la durata della pena.
L'indagine scatt� nel 2001 e, nell'anno seguente, i carabinieri arrestarono otto persone, tra i quali anche i due figli di Talarico, Vincenzo e Massimiliano, con l'imputazione di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle estorsioni, spaccio di droga, danneggiamenti, minacce, detenzione e cessione illegale di armi da fuoco. I figli furono assolti.
Il clan, ricostru� l'accusa nel corso del processo, �operava nelle zone di Pianopoli, Feroleto Antico e dintorni per ottenere il controllo delle attivit� produttive ed imprenditoriali�. In particolare Agostino Talarico avrebbe �promosso ed organizzato l'associazione mafiosa quale componente della struttura avente potere decisionale�. All'inizio dell'attivit� illegale, riferirono gli inquirenti, il gruppo si sarebbe posto nel territorio di influenza come �cellula� legata al boss lametino Pasquale Giamp�, detto "Boccaccio", ucciso nell'estate del 2001 a Lamezia, e fratello di Francesco Giamp� conosciuto come "Il professore".
I militari dell'Arma produssero la prova di almeno sei atti intimidatori contro imprenditori: bottiglie piene di benzina con l'immancabile scatola di fiammiferi davanti alle loro abitazioni o alle sedi aziendali. Chiaro avvertimento del racket.
Il processo di primo grado, tenuto dal giudice dell'udienza preliminare Maria Carla Sacco, condann� Agostino Talarico a 6 anni. Tutti gli altri imputati furono assolti e comunque condannati a pene inferiori. Il pubblico ministero Gerardo Dominijanni, della Direzione distrettuale antimafia, aveva chiesto pene pi� dure.
Nel processo d'appello la pena per Agostino Talarico � stata ridotta a 4 anni e, in mancanza di uno dei requisiti fondamentali per la detenzione in carcere (pericolo di fuga, reiterazione del reato e inquinamento delle prove), fu rimesso in libert� dopo 2 anni di reclusione in attesa del pronunciamento definitivo.
Nei giorni scorsi la nuova disposizione della corte d'appello che ha riaperto le porte del carcere a Talarico per espiare il residuo di pena.
 
Fonte: gazzettadelsud.it |Archivio Notizie dal Lametino
 
 
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