LAMEZIA TERME .::. Lameziaweb.biz, il Portale della città di Lamezia Terme, Calabria
Il portale della città di Lamezia Terme



Lamezia Terme

17 aprile 2012
 

Il Papa a Lamezia Terme: «Non più terra amara ma culla di libertà»

Altri articoli da »
Scritto da: Redazione
Tag:, , ,
Lamezia Terme - L’applauso di 40 mila persone dopo queste tre parole: «Basta con la mafia». Gianni Speranza, sindaco di Lamezia, le pronuncia sul palco del Papa in un’area industriale invasa da fedeli. Applaudono anche i vescovi seduti attorno al Pontefice che viene accolto dal primo cittadino e dal vescovo Luigi Cantafora per la visita pastorale a Lamezia ed a Serra San Bruno.
«Non possiamo accettare che nella nostra terra si rafforzi il dominio dei poteri criminali», aggiunge il sindaco, «l’impresa buona sia scacciata da quella cattiva e inquinata, il capitale illegale si sostituisca a quello legale, i nostri giovani». E ancora: «Non vogliamo essere una terra amara, ma una terra di libertà per le donne, che qui incontrano più ostacoli e difficoltà, per gli uomini di oggi, per i nostri figli. Il cambiamento è indispensabile e possibile. Ognuno di noi è chiamato ad un esame di coscienza».
Gianni Speranza ricorda due cose al Papa: la strage degli otto ciclisti lametini avvenuta il 5 dicembre dell’anno scorso definendola «una grande tragedia», e il rapimento di Francesco Azzarà in Darfur, il volontario di “Emergency” nativo di Motta San Giovanni, nel Reggino.
Dopo il saluto del sindaco quello del vescovo lametino Luigi Cantafora, che spiega come «la visita pastorale abbia messo in moto la Chiesa e la società civile». Per il presule «la Calabri è una terra bella, ma anche ferita, talvolta rassegnata, ricca di storia, di valori genuini, di sentimenti religiosi e di gioventù».
«Santità», continua monsignor Cantafora, «siamo assetati, affamati, desiderosi di ascoltare e ricevere da lei la Parola di verità, che risolleva, rialza, fa rivivere! Siamo pronti ad ascoltare la Parola generatrice della vera vita, poiché non vogliamo che il nostro popolo perisca per mancanza di conoscenza». E spiega: «Nel 2006, nella Basilica Vaticana, lei così esortò i pellegrini calabresi: “Non stancatevi… di attingere con coraggio dal Vangelo la luce e la forza per promuovere un’autentica rinascita morale, sociale ed economica della vostra regione”. Oggi attendiamo il suo autorevole incoraggiamento, la sua spinta, perché la nostra fede, purificata dal crogiolo della nostra storia, possa essere nel presente sempre più luminosa e audace e la nostra Chiesa sappia osare, perché innamorata di Cristo e dell’Evangelo».
Infine il vescovo sostiene che «in questo territorio già intriso di spiritualità grazie agli insediamenti monastici basiliani e, in tempi recenti, simbolo di speranze di sviluppo economico mai pienamente intrapreso e sostenuto, qui oggi celebriamo l’eucaristia con il successore di Pietro. La promessa del Signore, di essere con noi per sempre, si realizza. La gioia è al culmine; è una gioia che proviene dalla Pasqua del Cristo ed è simbolicamente significata dal dono che la nostra Chiesa le offre».
Il governatore Giuseppe Scopelliti ringrazia innanzitutto «Papa Benedetto XVI per essere venuto in Calabria. Le sue parole ci hanno fortemente emozionato e ci riconosciamo pienamente nel suo messaggio perchè vogliamo costruire un percorso importante per avere una Calabria diversa, attività che poniamo in essere quotidianamente con grande impegno». Per Scopelliti «la presenza di Sua Santità ci emoziona e ci spinge ad andare avanti con grande slancio e con tanta fede per cui c’è grande gioia per la visita odierna di Benedetto XVI in Calabria, ed è un ulteriore stimolo per andare avanti».




Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>