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Lamezia Terme

17 aprile 2012
 

Catanzaro nella spazzatura, i rifiuti verso Lamezia

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Scritto da: Redazione
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Per le strade, a occhio e croce, ieri sera c’erano già 320 tonnellate di rifiuti. E si tratta d’immondizia che marcisce dentro o intorno ai cassonetti ormai da venerdì, da quando cioè il conferimento nella discarica di Alli è bloccato e la raccolta procede soltanto grazie all’autorizzazione (straordinaria e temporanea) a smaltire non oltre 70 tonnellate al giorno nell’impianto di trattamento gestito dalla “Daneco” a Lamezia Terme.
L’ennesima situazione di emergenza rappresenta il risultato di un vero e proprio guazzabuglio tecnico-giuridico. S’incrociano i mancati pagamenti ai lavoratori della “Enertech” con la quasi raggiunta saturazione del sito di Alli, dove per mesi e mesi si sarebbe scaricato di tutto senza procedere con lo scarto del materiale destinato ad altri siti o alla produzione di cdr. La discarica, come noto, è stata sottoposta venerdì scorso a sequestro preventivo da parte dei Carabinieri, che hanno eseguito un’ordinanza del gip Abigail Mellace su richiesta del procuratore Vincenzo Antonio Lombardo e del pm Carlo Villani. A tre amministratori della “Enertech”, la società che gestisce la discarica, sono stati notificati avvisi di garanzia per una serie di reti ambientali, a partire dallo sversamento di percolato nel fiume Alli e successivamente nel mar Jonio. Ma la conseguenza dei presunti illeciti non è soltanto l’inquinamento ambientale diretto: la mancata esecuzione della catena di processi per i rifiuti da avviare a termovalorizzazione, per quelli ferrosi e per quelli organici, secondo la Procura «ha determinato una ridotta produzione di cdr con consequenziale crescita esponenziale di “sovvallo” destinato in discarica. Tale condotta – stando alle accuse della magistratura – oltre a determinare un elevato inquinamento ambientale poiché il rifiuto è stato conferito in discarica senza essere sottoposto ad alcun trattamento, è stata la causa fondamentale del progressivo e repentino esaurimento della discarica stessa».
Nominando due custodi (l’ing. Roberto Arcadia e la dott.ssa Patrizia Cudoni), la magistratura ha garantito l’apertura del sito senza però evitare un problema latente ormai da mesi: la discarica sarebbe pressochè satura. Per bypassare il problema, già da venerdì sono stati avviati interventi di bonifica: gli operai stanno ripulendo il sito dagli scarti accumulati per mesi, in modo da garantire una residua capienza almeno fino all’ultimazione dei previsti lavori di ampliamento.
Il sindaco Michele Traversa è ben consapevole dei rischi; non a caso il Comune ha sbloccato circa 90mila euro che saranno liquidati al più presto al commissario giudiziario per il pagamento dei lavoratori della “Enertech”, mentre questa mattina lo stesso primo cittadino effettuerà un sopralluogo ad Alli per rendersi conto personalmente della situazione. Bisogna capire quanto e come si può ancora scaricare, tenendo presente che la città produce ogni giorno circa 220 tonnellate di spazzatura. Se l’operazione di “pulizia” andasse a buon fine, già dalle prossime ore la discarica potrebbe tornare utilizzabile. Altrimenti bisognerà trovare soluzioni alternative d’intesa con il commissario delegato per l’emergenza ambientale, a partire da una proroga dell’autorizzazione a conferire a Lamezia Terme dove, però, non possono essere smaltite più di 70 tonnellate al giorno e, comunque, bisogna pagare il servizio profumatamente. Il sindaco ha poche vie d’uscita: spetta a lui garantire le condizioni di sicurezza dal punto di vista igienico-sanitario.
Già lo scorso agosto la situazione era diventata esplosiva con gli autocompattatori rimasti incolonnati per giorni davanti ai cancelli della discarica. Poi, passata l’estate, la riduzione della quantità di rifiuti prodotti ha permesso di “tirare a campare”. Adesso i nodi tornano al pettine. Stanotte i camion dell’”Aimeri”, la società che si occupa della raccolta, hanno eseguito il consueto giro con l’incognita della disponibilità del sito per il conferimento. Oltre alla necessità di ampliare la discarica di Alli, sul tappeto ci sono almeno altri due problemi urgenti: il mancato collaudo dell’impianto per il trattamento dell’umido e la mancanza dell’autorizzazione di competenza regionale (la cosiddetta Aia) per il conferimento degli ingombranti; su quest’ultimo punto, non è escluso che il sindaco contatti già nelle prossime ore l’assessorato regionale all’ambiente per conoscere lo stato della pratica.
Giuseppe Lo Re




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