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12 aprile 2012
 

Arresti a Lamezia Terme per l’omicidio Villella e porto d’armi

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Scritto da: Redazione
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‘Ndrandgeta, conferenza stampa in Procura a Lamezia Terme. La polizia di Stato Guidata dal dott. Roca e dott. Borello, nel corso di due operazioni di controllo del territorio e di intelligence, ha proceduto ad alcuni arresti. Dopo i fatti avvenuti nei giorni scorsi nella zona di Capizzaglie, in via dei Bizzanti, sono state arrestate due persone, si tratta di due giovani. Gli arrestati sono Angelo Paradiso e Pasquale Carnovale, i due viaggiavano a bordo di una Fiat punto, di proprietà del cognato di Carnovale, nel corso della perquisizione è stato rilevato che Carnovale aveva un’arma alla cintola.

Una pistola calibro 7,65 che però non è collegata agli attentati dei giorni scorsi, ma è un calibro che in passato è stato già utilizzato dalla criminalità in altri atti intimidatori. Per tale motivo, l’arma è stata affidata alla balistica per le indagini del caso. Inoltre, la polizia di Stato ha potuto, tramite un’intercettazione e un lavoro attento e peculiare, giungere ad importanti sviluppi. Emessi 4 fermi, uno è stato notificato in carcere a Michele Dattilo, arrestato nei mesi scorsi per l’omicidio Villella (giugno 2011) e per droga e detenzioni di armi, a sua moglie, Angela Giampà anche lei indagata con gli stessi reati del marito, insieme a loro coinvolta anche Pina Jennifer. L’intercettazione ha messo in luce che il giorno dopo l’arresto il Dattilo dal carcere chiedeva alla sua consorte, Angela Giampà, (agli arresti domiciliari) di spostare alcune armi per evitare che potessero essere rinvenute dagli investigatori.

La polizia tra le altre cose, ha dedotto che il bunker dove sono nascoste le armi potrebbe trovarsi proprio nell’abitazione dei due coniugi. Così si giunge agli altri due fermi di questa mattina che sono per Massimo Rondinelli e Giuseppe Falsia, entrambi di Lamezia, residenti a Sant’Eufemia e affiliati al Dattilo, considerato personaggio di spicco della malavita locale. Dall’intercettazioni è venuto fuori per farsi aiutare nello spostamento delle armi la Giampà avrebbe chiamato in suo aiuto i due affiliati, Paradiso e Carnovale. Quindi, ora indagati anche per l’omicidio di Villella, oltre che per traffico di armi. Risulta anche nei mesi scorsi nell’abitazione del Falsia sono state rivenuti 5 ordigni esplosivi. Il dott. Borelli della Polizia, ha detto, nel corso della conferenza stampa, che è: “Sconcertante come l’attività del Dattilo risulti affascinante per alcuni giovani di Lamezia, sino al punto che sono diventati suoi dipendenti”.

Mentre il Procuratore Vitello, con decisione ha sostenuto che:” Noi come Stato siamo un passo avanti a loro – riferendosi ai criminali - che non pensino di poter agire illegalmente sparando a destra a manca nell’assoluta impunità, senza timore dello Stato”. Il procuratore ha poi dichiarato che queste operazioni posso essere di buon auspicio per un Natale più sereno per tutti.

Maria Donato





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